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ATTIVITA’ ESTERNE. COSA SUCCEDE SE SI HA UN INCIDENTE STRADALE DURANTE IL LAVORO?

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ATTIVITA’ ESTERNE. COSA SUCCEDE SE SI HA UN INCIDENTE STRADALE DURANTE IL LAVORO?

da | Set 12, 2014

ATTIVITA’ ESTERNE.

COSA SUCCEDE SE SI HA UN INCIDENTE STRADALE DURANTE IL LAVORO?

 

Vi segnaliamo un interessante documento messo a disposizione dall’Inail riguardante Le attività esterne. Valutazione dei rischi per attività svolte presso terzi”, a cura di Raffaele Sabatino (INAIL – Dipartimento Tecnologie di Sicurezza).

 

Nel documento si specifica che il Datore di Lavoro “ha l’obbligo di informare i lavoratori sui rischi specifici dell’attività e deve “assicurare la formazione e informazione ai propri lavoratori riferita ai rischi oggettivamente riscontrabili nei vari ambienti”,  si affrontano inoltre le tematiche riguardanti:

  • Gli infortuni in itinere,
  • Quando un infortunio può o non può essere indennizzato,  
  • Qual è l’incidenza degli incidenti stradali nelle attività lavorative,
  • Quali sono le fonti di rischio,
  • Quali sono gli obblighi del datore di lavoro
  • Quali sono le differenze che intercorrono tra le vetture aziendali e le auto di proprietà.

 

Sommario:

1. LE ATTIVITÀ SVOLTE PRESSO TERZI

1.1 GLI OBBLIGHI E LE RESPONSABILITÀ

1.2 LE ATTIVITÀ TIPICHE

1.3 L’ACCESSO A “CASA D’ALTRI”

1.4 IL RUOLO DEL DATORE DI LAVORO OSPITANTE

1.5 UNA POSSIBILE TRACCIA PER L’INFORMATIVA DI PREACCESSO

 

2. I RISCHI SPECIFICI INERENTI LE ATTIVITÀ ESTERNE

2.1 QUALI RISCHI?

2.2 L’INFORTUNIO IN ITINERE

2.3 L’AUTO COME ATTREZZATURA DI LAVORO

 

3. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

3.1 L’ART. 26 E IL DUVRI

3.2 LA VALUTAZIONE DEI RISCHI PER ATTIVITÀ SVOLTE PRESSO TERZI

3.3 LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NON NORMATI

3.4 LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NORMATI

3.5 INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

3.6 LE SCHEDE DI RILEVAZIONE DEI RISCHI: UN CASO ESEMPLIFICATIVO

3.7 LA FORMAZIONE SPECIFICA DEI LAVORATORI

3.8 I DPI SPECIFICI

 

4.LE BUONE PRASSI PER I LAVORATORI CHE OPERANO FUORI DALLA SEDE AZIENDALE

4.1 IL DOCUMENTO DELLA COMMISSIONE CONSULTIVA PERMANENTE

4.2 UNA POSSIBILE APPLICAZIONE DELLE BUONE PRASSI

4.3 L’ESPORTABILITÀ DEL MODELLO

BIBLIOGRAFIA

 

Scarica il DOCUMENTO

 

 

Fonte: INAIL

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