ATTIVITA’ ESTERNE.
COSA SUCCEDE SE SI HA UN INCIDENTE STRADALE DURANTE IL LAVORO?
Vi segnaliamo un interessante documento messo a disposizione dall’Inail riguardante “Le attività esterne. Valutazione dei rischi per attività svolte presso terzi”, a cura di Raffaele Sabatino (INAIL – Dipartimento Tecnologie di Sicurezza).
Nel documento si specifica che il Datore di Lavoro “ha l’obbligo di informare i lavoratori sui rischi specifici dell’attività e deve “assicurare la formazione e informazione ai propri lavoratori riferita ai rischi oggettivamente riscontrabili nei vari ambienti”, si affrontano inoltre le tematiche riguardanti:
- Gli infortuni in itinere,
- Quando un infortunio può o non può essere indennizzato,
- Qual è l’incidenza degli incidenti stradali nelle attività lavorative,
- Quali sono le fonti di rischio,
- Quali sono gli obblighi del datore di lavoro
- Quali sono le differenze che intercorrono tra le vetture aziendali e le auto di proprietà.
Sommario:
1. LE ATTIVITÀ SVOLTE PRESSO TERZI
1.1 GLI OBBLIGHI E LE RESPONSABILITÀ
1.2 LE ATTIVITÀ TIPICHE
1.3 L’ACCESSO A “CASA D’ALTRI”
1.4 IL RUOLO DEL DATORE DI LAVORO OSPITANTE
1.5 UNA POSSIBILE TRACCIA PER L’INFORMATIVA DI PREACCESSO
2. I RISCHI SPECIFICI INERENTI LE ATTIVITÀ ESTERNE
2.1 QUALI RISCHI?
2.2 L’INFORTUNIO IN ITINERE
2.3 L’AUTO COME ATTREZZATURA DI LAVORO
3. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
3.1 L’ART. 26 E IL DUVRI
3.2 LA VALUTAZIONE DEI RISCHI PER ATTIVITÀ SVOLTE PRESSO TERZI
3.3 LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NON NORMATI
3.4 LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NORMATI
3.5 INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
3.6 LE SCHEDE DI RILEVAZIONE DEI RISCHI: UN CASO ESEMPLIFICATIVO
3.7 LA FORMAZIONE SPECIFICA DEI LAVORATORI
3.8 I DPI SPECIFICI
4.LE BUONE PRASSI PER I LAVORATORI CHE OPERANO FUORI DALLA SEDE AZIENDALE
4.1 IL DOCUMENTO DELLA COMMISSIONE CONSULTIVA PERMANENTE
4.2 UNA POSSIBILE APPLICAZIONE DELLE BUONE PRASSI
4.3 L’ESPORTABILITÀ DEL MODELLO
BIBLIOGRAFIA
Scarica il DOCUMENTO
Fonte: INAIL
0 commenti