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Sicurezza sul lavoro: Una questione anche di genere

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Sicurezza sul lavoro: Una questione anche di genere

da | Feb 23, 2015

L’Inail mette a disposizione un Quaderno Tematico dal titolo “Salute e sicurezza sul lavoro, una questione anche di genere. Integrazione di genere delle linee guida per un SGSL. volume 3”, in cui vengono offerte indicazioni operative per il miglioramento continuo del sistema di salute e sicurezza (SGSL), dedicando, inoltre, una sezione del documento alla tematica della “consapevolezza delle differenze correlate all’appartenenza al genere maschile o femminile, rispetto alla sicurezza sul lavoro, in ottica sia di prevenzione che di incidenza infortunistica”.
Sommario del volume:
Un’altra tessera del mosaico degli strumenti per la salute e sicurezza sul lavoro (Antonella Ninci)
Introduzione (Paola Conti)
Parte I – GUIDA ALL’INTEGRAZIONE DI GENERE DEI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)

  1. – L’INTEGRAZIONE DELL’OTTICA DI GENERE NEI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL) di Paola Conti

1.1. – LE FINALITÀ DELL’INTEGRAZIONE DELL’OTTICA DI GENERE
1.1.1. – I vantaggi dell’integrazione
1.1.2. – L’integrazione del SGSL: tra volontarietà e obblighi di legge
1.1.3. – L’evoluzione normativa riguardante i SGSL
1.1.4. – Gli ambiti dell’integrazione dell’ottica di genere nei SGSL
1.2. – IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
1.2.1. – Dare evidenza dell’ottica di genere nel SGSL
1.2.2. – L’auto-valutazione finalizzata a dare evidenza del grado di integrazione di genere
1.2.3. – Misurare l’integrazione di genere nel SGSL
1.3. – I PASSI SALIENTI DELL’INTEGRAZIONE DEL SGSL
1.3.1. – Primo passo: analisi di fattibilità
1.3.2. – Secondo passo: analisi delle informazioni raccolte e posizionamento
1.3.3. – Terzo passo: misurare l’equità in azienda
1.3.4. – Quarto passo: decisione aziendale a seguito del posizionamento secondo l’Indice
1.4. – PROCESSO DECISIONALE INFORMATO E MIGLIORAMENTO CONTINUO
1.4.1. – Criticità da affrontare per l’integrazione di genere
1.4.2. – Opportunità da cogliere attraverso l’integrazione di genere
1.5. – VISIO PER L’INTEGRAZIONE DEL SGSL DELLE AZIENDE DI ECCELLENZA
1.5.1. – La VISIO come risorsa per l’integrazione e miglioramento continuo del SGSL
1.5.2. – Obiettivi della VISIO:
1.5.3. – Cos’è la valutazione dell’impatto sulla salute individuale ed organizzativa?
1.5.4. – La VISIO quale contributo alla riduzione delle disuguaglianze di salute
1.5.5. – Che cosa serve per fare la VISIO?
1.5.6. – Quando condurre una VISIO
1.5.7. – Quali sono i passi necessari per la VISIO?
1.6. – IL PERCORSO DELLA VISIO IN DETTAGLIO
1.6.1. – Come iniziare
1.6.2. – Analisi iniziale
1.6.3. – Quali sono i passi necessari per l’analisi iniziale?
1.6.4. – Approfondimento
1.6.5. – Valutazione
1.6.6. – Formulare raccomandazioni per definire gli obiettivi e la pianificazione della salute e sicurezza

  1. – L’INTEGRAZIONE DELLA PROSPETTIVA DI GENERE NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI di Breschi Chiara, Paola Conti, Paolo Guidelli, Emilia Vanni

2.1. – RIFLESSIONI SULL’INTEGRAZIONE DELLE VARIABILI DI GENERE
2.2. – MAPPA LOGICA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI IN OTTICA DI GENERE
2.3. – LA MAPPA LOGICA DEI PROFILI DI RISCHIO PER COMPARTO
2.3.1. – Quadro riepilogativo
2.4. – SCHEDE DI RISCHIO PER TIPOLOGIA
2.4.1. – Piano delle schede
2.4.2. – Descrizione della struttura della scheda
2.5. – IL PROCESSO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI IN OTTICA DI GENERE
2.5.1. – Mappa degli Strumenti per l’integrazione di genere del DVR
2.6. – IL PROCESSO E LA REDAZIONE DEL DVR-G: MAPPA DEGLI STRUMENTI
2.6.1. – Prospettive di genere nell’analisi dei Pericoli
2.6.2. – Quadro riepilogativo: MAPPA STRUMENTI VALUTAZIONE RISCHI AZIENDA
2.7. – L’EVIDENZA DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE DELLA PROSPETTIVA DI GENERE: IL DVR-G
2.7.1. – Format DVR Integrato (DVR-G©)
Bibliografia di riferimento 97
Parte II – DALLA METODOLOGIA ALLE APPLICAZIONI PRATICHE

  1. – L’INTEGRAZIONE POSSIBILE. IL PERCORSO DI SPERIMENTAZIONE di Paola Conti

3.1. – DALLA METODOLOGIA ALLE APPLICAZIONI PRATICHE: UN’ACTION RESEARCH
3.2. – OPERATIVIZZARE I CONCETTI ESPRESSI DALLE NORME
3.2.1. – Il processo logico della traslazione operativa dell’integrazione di genere
3.2.2. – Dal concetto all’operatività
3.2.3. – Qualità del lavoro e salute aziendale
3.2.4. – Visione sistemica e implicazioni sesso-genere
3.2.5. – Valorizzazione delle diversità, non discriminazione, intersezionalità
3.2.6. – Determinanti di salute ed indicatori aziendali di salute
3.3. – LA VERIFICA DEL METODO ATTRAVERSO L’ACTION RESEARCH
3.3.1. – La sperimentazione come processo di conoscenza condivisa
3.3.2. – L’utilizzo dei dati per fare prevenzione
3.3.3. – Un tesoro da maneggiare con cura: i dati del medico competente
3.3.4. – Gli indicatori organizzativi che producono informazioni ai sensi del D.Lgs. 81/08
3.3.5. – Indicatori basati sul genere
3.3.6. – Indicatori basati sull’intersezionalità
3.3.7. – L’uso degli indicatori e delle statistiche
3.3.8. – Ottimizzare l’uso dei dati: una chiave per l’integrazione
3.4. – RIFLESSIONI E PROSPETTIVE
Bibliografia di riferimento

  1. – IL CASO DELL’AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA PISANA di Giovanni Ceccanti e Giovanni Guglielmi

4.1. – L’AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA PISANA
4.1.1. – Il personale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana
4.1.2. – Il fenomeno infortunistico e tecnopatico
4.1.2.1. – Il fenomeno infortunistico
4.1.2.2. – Il fenomeno tecnopatico
4.2. – RIFLESSIONI E PROSPETTIVE
4.3. – BENCHMARK: IL PROGETTO PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO E DEI DANNI DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
4.3.1. – Il progetto
4.3.2. – La nuova metodologia proposta

  1. – IL CASO DELLA DIREZIONE REGIONALE INAIL PER LA TOSCANA di Breschi Chiara, Paolo Guidelli, Emilia Vanni

5.1. – L’INFORTUNIO IN ITINERE: ASPETTI ASSICURATIVI
5.2. – I DATI INAIL SUGLI INFORTUNI IN ITINERE
5.3. – APPROFONDIMENTI DI GENERE: INFORTUNI IN ITINERE, UN MODELLO DI ANALISI
5.3.1. – Il questionario
5.4. – GLI ESITI DELL’INDAGINE IN TOSCANA
Questionario infortuni in itinere
Bibliografia di riferimento

  1. – IL CASO DELLA PAC – AMADORI di Paola Bresciani, Cristina Milano, Italo Rinaldini

6.1. – GRUPPO AMADORI
6.1.1. – Il “laboratorio” di Siena, sinergia fra ricerca e produzione:la PAC di Monteriggioni
6.2. – VALUTAZIONE DEL RISCHIO COME PROCESSO PARTECIPATO E PERSONALIZZATO
6.3. – BENCHMARK
6.3.1. – Il caso dei movimenti ripetuti. Un processo di miglioramento partecipato
6.3.2. – Sistema premiante e SSL
6.3.3. – Soluzioni organizzative per la riduzione dei rischi (e dei costi)
6.3.4. – Soluzioni semplici per il miglioramento della qualità della vita e del lavoro
6.3.5. – Le statistiche del personale: un’azienda fifty/fifty

  1. – IL CASO SAMMONTANA di Manfredi Montalti, Gianluca Persichini

7.1. – LA STORIA DI SAMMONTANA
7.2. – PARTECIPAZIONE AL PROGETTO INAIL “SSL, UNA QUESTIONE ANCHE DI GENERE”
7.3. – BENCHMARK: POLITICA AZIENDALE PER LA SALUTE, LA SICUREZZA E L’AMBIENTE
7.4. – APPROFONDIMENTI DI GENERE: L’ANALISI DEI DATI DELLE CARTELLE SANITARIE E DI RISCHIO
Note sugli autori e autrici
Ringraziamenti
FONTE: INAIL
Leggi il quaderno: Salute e sicurezza sul lavoro, una questione anche di genere. Integrazione di genere delle linee guida per un SGSL. volume 3
 

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