In occasione della Celebrazione della Giornata della donna Inail ha pubblicato alcuni dati riguardanti le denunce degli infortuni avvenuti alle lavoratrici nel 2014.
Nel 2014, l’Inail ha ricevuto circa 238mila denunce di infortunio riguardanti le donne e 108 denunce con esito mortale (di cui 72 riconosciute positive dall’Istituto).
Prendendo in considerazione l’andamento infortunistico del 2014 si è registrato un calo rispetto all’anno precedente del 4,5%, nel dettaglio però la suddetta diminuzione ha interessato il 5,4% del lavoratori e solo il 2,9% delle lavoratrici.
Per quanto concerne le tipologie e le cause degli infortuni l’Inail evidenzia il problema degli incidenti in itinere. La quota degli infortuni in itinere, avvenuti cioè nel tragitto tra la casa e lavoro, per le donne è decisamente più elevata rispetto agli uomini (21,1% contro 10,8%). L’incidenza appare ancora più marcata se si considerano le denunce di casi mortali: per le donne, infatti, il 49,1% dei decessi è avvenuto in itinere, mentre tra gli uomini il 21,6%. “Questo divario di genere si conferma anche sommando le denunce dei casi mortali avvenuti in itinere e quelli in occasione di lavoro con coinvolgimento di un mezzo di trasporto: tra le donne, infatti, quasi due decessi su tre (65,7%) sono legati al “rischio strada” rispetto al 38,9% degli uomini. Questo probabilmente perché le donne sono occupate per oltre il 50% nel ramo dei servizi, in attività solitamente meno pericolose di quelle industriali ma comunque soggette al rischio che si corre negli spostamenti tra l’abitazione e il luogo di lavoro, anche molto frequenti e ripetuti in attività come quelle del personale domestico e di assistenza sociale domiciliare, in cui prevale nettamente la quota femminile”
Risulta molto elevato, inoltre, anche l’incidenza degli incidenti nei settori:
- Servizi domestici e familiari (90,2% sul totale delle denunce),
- Sanità e assistenza sociale (72,9%)
- Confezione di articoli di abbigliamento (71,8%)
La prima causa di infortunio per le donne rimane la caduta (31,6% sul totale dei soli casi codificati) seguita dalla perdita di controllo di macchine e utensili. Per questo motivo le conseguenze più rilevanti risultano essere contusioni e lussazioni. La fascia di età più colpita rimane, inoltre, quella tra i 50 e i 54 anni
Le malattie professionali denunciate dalle lavoratrici nel 2014 sono state quasi 17mila, pari al 29% delle 57mila denunciate in totale. L’89% delle patologie femminili denunciate riguardano soprattutto le malattie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, in particolare tendiniti, dorsopatie e la sindrome del tunnel carpale.
Fonte: INAIL
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